Sanna Maria Martin, docente di Filologia ugrofinnica e di Letteratura e Lingua finlandese presso l’Ateneo di Bologna, presenterà la letteratura finlandese seguendo il tema della natura, a iniziare dall’epica della tradizione sino alla narrativa dei giorni nostri, in Salaborsa, giovedì 16 gennaio 2020, alle ore 17.30, sala conferenze (II piano). L’ingresso è libero.
“La letteratura finlandese e la natura: dalla foresta magica alla distopia ecologica” è il titolo del nuovo incontro inserito nel ciclo Narrazioni Interculturali. Se nell’immaginario occidentale la foresta è di solito spinta fuori dai margini della razionalità e della cultura, nell’ambito della letteratura finlandese il topos della foresta è sempre stato centrale. Dal poema epico Kalevala, pubblicato nel 1849 nella sua versione più ampia, al romanzo contemporaneo la letteratura finlandese è vicina alla natura. La foresta è una magica realtà-altra anche nei romanzi come I sette fratelli (1870) di Aleksis Kivi e ne La sposa del lupo (1928) Aino Kallas e Juhani Aho Panu (1897). A partire dalla prima metà del Novecento a descrizione della natura inizia a cambiare verso una descrizione più soggettiva, come nel romanzo Juha (1911) di Juhani Aho. Un grande amore verso la natura nordica si può osservare anche nella letteratura finlandese di lingua svedese, come nella saga di Mumin (1945-1970) di Tove Jansson. Dopo il risveglio ecologico degli anni Sessanta i temi ambientalisti entrano fortemente anche nella letteratura finlandese. Arto Paasilinna, per esempio, critica l’allontanamento dell’uomo dalla natura e difende un modo di vivere semplice nel suo romanzo L’anno della lepre (1975). Ne fa omaggio e riscrittura moderna Tuomas Kyrö nel romanzo L’anno del coniglio (2011). Infine, si osserverà il rapporto tra l’uomo e la natura nella distopia ecologica attraverso i romanzi Il guaritore (2010) di Antti Tuomainen e La memoria dell’acqua (2012) di Emmi Itäranta. Il rapporto tra uomo e natura, i problemi della realtà odierna internazionale e multiculturale così come i vari temi del romanzo europeo – quali la memoria, la storia, il genere e l’etnicità –, si trovano al centro della letteratura finlandese più recente.